Monna Lisa srl


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Mario Crispi "Soffi"

Soffi





Performance sonora
per strumenti a fiato arcaici e computer



di e con

Mario Crispi





Soffi di e con Mario Crispi

Mario Crispi, compositore, fiatista e membro fondatore degli Agricantus, svolge parallelamente all’attività col gruppo, anche un’intensa attività da solista, scrivendo e collaborando come musicista a varie colonne sonore: Jung: nella terra dei mujieddin, Il bagno Turco (o.s.t. Trancendental), Il Consiglio d’Egitto (o.s.t. Luis Bacalov), Hotel Rwanda (o.s.t. Andrea Guerra), scrivendo musiche per danza e teatro, curando allestimenti sonori per svariate mostre itineranti nel mondo e realizzando loghi e marchi sonori per aziende enologiche e di design. E’ ideatore e Direttore Artistico del Festival “Paesaggi di Suoni” di Tuscania, giunto alla terza edizione.

Si cimenta da vari anni in performances in Italia ed in Europa in solitaria collegando i suoi strumenti arcaici a fiato a computers e microprocessori.

Da questo tipo d’esperienza nasce il progetto “Soffi” ovvero un “indagare” di mondi indefiniti attraverso strumenti musicali e arnesi che trasformano aria, vento e respiro in molteplici sonorità e timbriche. Partendo da queste basi, la ricerca di Soffi si espande nel senso espressivo cercando, attraverso le sonorità suggerite dagli strumenti utilizzati, di descrivere territori sconosciuti ma ugualmente possibili, dando stessa importanza a computers e flauti ancestrali, e mantenendo quel ruolo dello “strumento" subordinato alla creatività ed al simbolismo senza voler perseguire alcuna esaltazione fine a sé stessa della tecnologia. L’idea di realizzare una performance in chiave di “one man band” nasce quindi dall’esigenza di portare per mano l’ascoltatore nella dimensione solitaria dell’esploratore, che contiene contemporaneamente fascino ed insidie, verso un “divenire continuo” d’orizzonti e confini incessantemente attraversati, emulando i venti che soffiano in tutte le direzioni.

La performance consiste in un concerto in cui le tecnologie esecutive arcaiche degli strumenti primitivi utilizzati si mescolano all'uso di computers. Questi ultimi sono dedicati al campionamento sonoro in tempo reale (che avviene registrando le frasi musicali appena suonate e restituendole all'ascolto immediatamente dopo), all’armonizzazione (che si ottiene creando voci e sdoppiando la melodia eseguita in intervalli scalari) e al processamento del suono (ottenuto mediante compressori, filtri, echi e reverberi che, modificando la natura stessa del suono, creano spazialità e profondità diverse da quelle originarie). Inoltre alcuni degli strumenti a fiato sono suonati con la respirazione circolare, tecnica di respirazione continua, che permette al suonatore di eseguire melodie ad libitum, senza dove interrompere il suono per prendere fiato.

La strumentazione utilizzata nello spettacolo é composta prevalentemente dai seguenti strumenti a fiato arcaici:

whirlies (tubi armonici a rotazione) ney (flauto obliquo persiano, turco e arabo), kaval rumeno (flauto a becco invertito gutturale, selijefløyte lappone (flauto ad amonici naturali), bansuri indiano (flauto traverso di bambù), duduk armeno (oboe popolare a tonica bassa), morcheng indiano (scacciapensieri in ottone), didjeridoo australiano (risuonatore armonico delle labbra e modificatore della voce), launeddas sarde, arghoul egiziano (entrambi clarinetti popolari), quena boliviana (flauto a tacca), sikus andino, nai rumeno (flauti di pan di canna), bummulu (orcio di terracotta), flauto traverso ad imboccatura modificata.


La performance è generalmente accompagnata da immagini e video elaborati in tempo reale da Cinzia Garofalo che interagisce con i suoni generati da Mario Crispi..

Mario Crispi ha eseguito
“Soffi” in occasione di diversi Festival nazionali ed internazionali tra cui:

MedFest 2003 (Buccheri), Premio Grinzane Cavour 2004 (Costigliole d’Asti), Theatron Musikommer 2004 (Monaco di Baviera), Kals’Art 2005 (Palermo), Musica sulle Bocche 2005 (Santa Teresa di Gallura), La Notte della Taranta 2006 (Carpignano), September Concert 2006 (Roma), Sete Soys y Sete Luas 2006 (Piedimonte Etneo), Paesaggi di Suoni 2006 (Tuscania), September Concert 2006 (Roma).

Nel 2006 è stato invitato, in qualità di rappresentante per l’Italia, al World Performing Arts Festival di Lahore, Pakistan.
Soffi di e con Mario Crispi


Recensioni

“…Mario Crispi, the Italian flute maestro spell bound the audience with his haunting melodies”.

Staff Report Daily Times (Lahore) 11 Novembre 2006


“Mario Crispi, from Italy, who mixes different traditional wind instruments with techno beats he samples, raised numerous astonished reactions, within the 1000 person crowd. The sound he produces varies from traditional Scottish atmosphere to an extremely progressive rhythm-led mood…this music is really interesting, and experimental”.

Staff Report DAWN Lahore 12 Novembre 2006


“a well known Italian musician Mario Crispi, who has won numerous awards, gave his performance on the flute and the music captivated the audience. Crispi’s flute playing echoed around the hall and took people into the realm of imagination.”

Staff Report The Post (Lahore) 22 Novembre 2006


“…who would like to participate with another great artist at the festival – Mario Crispi will perform once more.
He will create sound from a bottle and invites the whole audience to join in by playing on their own bottles – an experiment we have not heard and seen before at this festival”.
Jakob Steiner DAWN Lahore 15 Novembre 2006

“Mario Crispi, the famous Italian musician’s one-man show attracted the attention of the audience on the first night of the festival. He blended his folk tunes on the flute with drum.
He said that this work is based on his passion to bridge the cultural gap of the world... Mario said that it is a historical movement for him to perform here”.
Omer Khan The Sun (Lahore) 13 Novembre 2006

Mario Crispi: un viaggio attraverso i venti

“Tra strumenti a fiato (anche autocostruiti) e tecnologia rigorosamente digitale è cominciato il viaggio attraverso i venti di Mario Crispi, ovvero le canzoni che fanno parte del cd, ognuna delle quali è associata ad un vento. Il viaggio mentale è iniziato intorno alle 22,45 ed è andato via via scorrendo con una pacatezza che raramente si ha il piacere di assaporare. Un viaggio ad occhi chiusi s'intende, di quelli che genuinamente ti portano un po' qui un po' lì a spasso nella tua dimensione ideale: quella che ti vorresti ritagliare durante il giorno ma che non riesci nemmeno a disegnare.I campionamenti in tempo reale l'hanno fatta da padrone per quasi tutto il concerto e il pubblico stava lì, esterefatto, ad ascoltare i mille timbri sonori prodotti dal "soffio" di Mario Crispi. La macchina e l'uomo. La consapevolezza. La ricerca dei suoni. Ecco quanto è emerso dal concerto. Ed il pubblico stava ancora lì, attento. La musica di Mario Crispi è stata per più di un'ora e mezza tra la gente, inoltrandosi negli angoli più remoti dell'ambiente. E quando tutto è stato pregno di creatività la quiete è ritornata a regnare. Quasi un'esperienza mistica più che un concerto”.

Fabio Ricotta Repubblica – Palermo 12 gennaio 2002


Musica Sulle Bocche - Santa Teresa Gallura (OT) - 26-30.08.2005

“Soffi di Mario Crispi ovvero grovigli di cavi, microfoni, campionatori, processori, armonizzatori, sequencer che se la intendono a meraviglia con una miriade di arcaici strumenti a fiato, con il lento respiro delle onde, con la bizzarra invadenza del vento. E' un magnifico gioco di incastri, di sovrapposizioni, di ripetizioni, con elementi ritmici che appaiono gradualmente e altrettanto gradualmente si disperdono nell'aria e la melodia che fluisce ininterrotta grazie alla respirazione circolare sapientemente utilizzata dal musicista siciliano”.

Vincenzo Roggero allaboutjazz.com


Mario Crispi e i suoi "fiati": soffi che sembrano uscire dall'anima antica del mondo

“…L'esecutore, Mario Crispi, e' ricercatore e musicista di un gran numero di strumenti tradizionali: dal nay rumeno alle launeddas, dal flauto al khen, tutti a fiato. L'originalita' della proposta consiste nell' accoppiare, nel dialogo di sonorita' cosi' arcaiche con processori elettronici, registratori a varie traccie, tubi in PVC, in una serie di effetti sonori. Cio' che Crispi ricava riesce a fondersi in un insieme compatto ed intrigante; sono cellule che si ripetono e si mescolano, voci di strada (le caratteristiche "abbanniate") che assumono una forte valenza ritmica, modulazioni insinuanti che propongono melodie. E quel che le rende interessanti e' che i suoni sfuggono alla pura riproposta di carattere etnologico”.

Antonio Guida Giornale di Sicilia


I Flauti Magici di Mario Crispi

“Nel variegato programma del VI Festival della Val d'Orcia, tra i vari appuntamenti musicali, uno in particolare ha attratto la nostra attenzione: Soffi - Viaggi sonori attraverso i venti. Ne era ideatore ed esecutore Mario Crispi, una delle anime del noto gruppo etno-fusion Agricantus, che da anni si dedica all'esplorazione e alla scoperta delle possibilita' degli strumenti a fiato. ... E di strumenti Mario Crispi ne maneggia e ne suona in una quantita' che nessuno immaginava. Addirittura alcuni se li inventa di sana pianta, creandone di nuovi e insospettabili da tubi di plastica (che siamo abituati a vedere quotidianamente come scarichi di lavandini o come condutture di gas o acqua!) oppure aggiungendo protesi a strumenti gia' esistenti e infondendogli vita col "soffio" primigenio.

L'autore ha spiegato, tra un brano e l'altro, l'origine di alcuni strumenti e il suo modo di procedere nella composizione e nell'esecuzione: il soffio, il vento, e' l'origine di tutto; anche la voce, quindi, viene considerata da Mario Crispi come facente parte dell'universo degli strumenti a fiato e l'uso "primitivo" ed evocativo che ne fa ci trasporta verso un mondo di suoni quanto mai suggestivo e inaspettato. Crispi fa tutto da solo: con un campionatore registra la base ritmica costituita da "soffi" in strumenti di vario tipo, da flauti di pan a flauti modificati con l'aggiunta di ance speciali, da lunghi strumenti etnici australiani, i didjeridoo, a tubi in pvc, combinando ritmi e armonie in maniera originale; dopo questo rituale ricorrente inizia a comunicare col pubblico attraverso i timbri delle launeddas, delle bombarde, dei flauti iraniani, incantandolo con melodie virtuosistiche e carezzevoli, aspre, languide e violente, che vengono da una frequentazione del patrimonio sonoro del Mediterraneo,dell'Oriente, ma anche del Sudamerica, fusa con un'altra frequentazione, quella del jazz e del minimalismo, creando qualcosa di veramente mai sentito e originale. Le influenze dell'Arabia, dell'Africa, dell'Iran che si ritrovano nel canto del carrettiere siciliano permeano ogni brano del concerto, unico nel suo genere, offerto dall'interessante festival. …E la sensazione di essere stati ipnotizzati dal pifferaio della favola ci ha fatto sentire come i bambini che si entusiasmano davanti alla scoperta di un mondo diverso.

Leonardo Monteverdi Gli Amici della Musica.net - Nuove Musiche settembre 2001 Soffi di e con Mario Crispi


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